domenica 3 dicembre 2017

Sleeping Beauties - Le Mie Impressioni


Ben ritrovati

Come da titolo, qui di seguito andrò a dire quello che io personalmente penso di Sleeping Beauties, libro scritto a quattro mani di Stephen King e Owen King, uscito in Italia il 21 Settembre. Quanto seguirà non sarà una recensione. Non sono un recensore, bensì un lettore a cui piace prendere un libro che lo ha particolarmente emozionato e parlarne. Parlarne con chi lo ha letto, in modo tale che possa venirsi a creare una discussione anche interessante. Detto questo, un piccolo avvertimento:

*** Di seguito ci saranno degli spoiler, quindi vi consiglio di proseguire nella lettura del post solo ed esclusivamente se il romanzo lo avete già finito. Potreste rovinarvi determinate scene, alcune davvero fantastiche, e sarebbe un vero peccato ***


Sleeping Beauties

Le belle addormentate. Attendevo questo romanzo da un bel po'. Quando mi è arrivato ho mollato qualsiasi cosa e mi sono concentrato solo ed esclusivamente su questo. Ero così emozionato. La prima collaborazione tra Owen King e Stephen King. Di Stephen King neanche a parlarne, con lui ci sono cresciuto ed è stato, per me, l'uomo che mi ha spinto nel mondo della lettura ( ne ho parlato sul blog, potete trovare l'articolo cliccando qui ); Owen King, invece, è un autore che devo ancora scoprire. So che ha pubblicato un paio di libri, e a quanto pare solo uno di questi (citato oltretutto all'interno di Sleeping Beauties - "Siamo tutti nella stessa barca") è arrivato edito dalla Frassinelli.

Passiamo a cosa ne penso: l'unico motivo per cui non mi sento di definirlo un capolavoro è che, purtroppo, all'inizio e verso la metà, ho vissuto una situazione di puro stallo. Il libro ci mette un bel po' ad ingranare. Nelle primissime pagine, il primo centinaio, l'unico evento particolarmente entusiasmante (a parte i notiziari che, in sordina, riportano costantemente notizie che oltre oceano delle donne si stiano cominciando ad addormentare senza più svegliarsi) è appunto l'arrivo di Evie Black, figura emblematica (che per certi aspetti rimarrà tale) e davvero affascinante, al camper, quando provoca quella strage. Dopo quel frangente, e prima, cominciano ad essere introdotti i vari personaggi e le loro storie. King non è estraneo a questo fattore, ha sempre anteposto la narrazione e le vicessitudini di ogni singolo personaggio addirittura alla storia stessa, e Cujo ne è un esempio eclatante, dove il cane idrofobo assume un ruolo quasi marginale nella storia. Il problema principale, al contrario di Cujo, è che qui i personaggi sono il triplo se non il quadruplo, e quindi ci troviamo a seguire le vicende di ognuno di loro con estrema precisione e attenzione, a volte anche eccessiva. Una precisione e un'attenzione che, delle volte, mi hanno rallentato non poco. E' un male che ci siano tutti questi personaggi? Sinceramente no. Sono tutti molto ben caratterizzati e hanno una morale tutta loro, basti pensare a Clint e a Frank, che sono agli antipodi. I personaggi sono facilmente distinguibili, e subito cominci a capire chi può starti antipatico e non vedi l'ora che muoia sotto terribili e atroci sofferenze (Don Peters - e per fortuna accade, grazie Angel) e chi no. Poi ci sono quei personaggi, come Frank, che agiscono secondo un loro senso di giustizia, mossi da una furia cieca. Una furia giustificata per un certo senso, poiché l'unica cosa che gli preme è svegliare Nana, sua figlia, anche prima di tutte le altre donne del mondo. Per lui c'è sua figlia soltanto.

Mi è piaciuto davvero tanto. La mole di pagine, come detto in precedenza, l'ho sofferta solo perché ho vissuto quella situazione di stallo all'inizio e a metà circa. Per il resto non trovo davvero niente da ridire. Persino il "Nostro Mondo", come lo chiamano le donne al di là dell'albero, è fatto davvero bene. E le donne sono davvero il succo del romanzo. Sebbene, anche qui, paiano marginali, poiché da protagonisti fanno principalmente quegli uomini che vogliono scoprire chi sia Evie Black e come faccia a dormire e a svegliarsi tranquillamente, e quelli che la vogliono proteggere al solo scopo di risolvere tutto in maniera pacifica e senza spargimenti di sangue. Le donne nel Loro Mondo sono organizzate, tranquille, serene e capaci di cavarsela da sole. Non trovano alcun problema a fare lavori di idraulica o da elettricista. Ma non tutte. Alcune stavano bene con i loro mariti e con i loro figli. Non tutte vogliono rimanere lì. Anche l'idea che alcune di loro pensino che un ragazzino, cresciuto da sole donne, possa crescere più sano, per così dire, mi è piaciuta; le donne credono che il male assoluto sia l'uomo, che da lui nasca la guerra (e come dargli torto?) e ogni sorta di sofferenza. C'è un passaggio particolarmente emozionante, che purtroppo non riuscirò mai a riportare lettera per lettera data la mia memoria, dove una delle donne dice questo, in sintesi: "Sono stati gli uomini a rovinare il mondo, a portare le guerre, la sofferenza, la fame, e tutto il resto. Quale donna al potere lo ha fatto?" Un ragazzino cresciuto da sole donne imparerà valori di un certo spessore. Capirà cosa è male e cosa no. Capirà che le donne vanno rispettate e che fare la guerra è sbagliato.

Il finale stesso mi è piaciuto, e io sono uno che li guarda con estremo terrore. Sono uno di quelli che quando si avvicinano le battute finali di un romanzo incrocia non solo le dita delle mani, ma pure quelle dei piedi. Un brutto finale può rovinare, letteralmente (almeno a mio parere), un ottimo libro. Non mi importa quanto possa essere scritto bene, quali valori può avermi trasmesso oppure no: per me è sempre stato così, sin da piccolo, con film e serie televisive. Qui sono rimasto particolarmente soddisfatto. Tutto si risolve con un happy ending davvero ben congegnato, e dubito che qualcuno possa essersi sentito deluso. Promosso a pieni voti.

Queste sono le mie impressioni su questo romanzo, che aspettavo con tutto me stesso e di cui sono rimasto piacevolmente soddisfatto. Ora sono curioso di sapere cosa ne pensate voi. Se qualcuno è arrivato a leggere questa riga, vuol dire che il romanzo lo ha finito e non si è fatto fermare dallo *spoiler alert*; ebbene dite, vi è piaciuto?

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